in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

lunedì 17 dicembre 2012

Mentre fuori nevica, istruzioni per l'uso.


 “Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. Ti amo quando ci metti un’ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf, e sono felice che tu sia l’ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo, e non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile.”

Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally...) 
1989, diretto da Rob Reiner, scritto da Nora Ephron
 

"Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba stupenda e, sì, era un piacere... solo averla conosciuta... e allora io penso a quella vecchia barzelletta, sapete, quella dove uno va da uno psichiatra e dice: Dottore, mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina. E il dottore gli dice: Perché non lo interna?. E io pensai a quella vecchia barzelletta... Sapete? Quella dove uno va da uno psichiatra e dice: Dottore, mio fratello è pazzo: crede di essere una gallina. E il dottore gli dice: Perché non lo interna?. E quello risponde: E poi a me le uova chi me le fa?. Beh, credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo /donna: e cioè che sono assolutamente irrazionali, e pazzi, e assurdi... Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova."

Io e Annie (Annie Hall)
1977, di Woody Allen
 

"Penso che dovremo conoscerci meglio..."
"Davvero? E perché?"
"Perché io ho finito le ragioni per non farlo, tu no?"

L'amore non va in vacanza (The Holiday)
2006, Nancy Meyers


 In queste sere d'inverno con più o meno tanta neve fuori dalla finestra (pochina, in realtà, ma anche troppa dal mio punto di vista, e comunque troppo freddo per uscire), ci sono tre film che fa bene rivedere, solo se si è in coppia e solo se la coppia non "scoppia", ma al limite scoppietta come il fuoco del camino.
Dico così perchè se siete soli è meglio evitare, ma allo stesso tempo perchè da single, in questo periodo, cosa state in casa a fare? La città brulica di feste come non mai, serate danzanti, concerti, vernissage prenatalizi, occasioni ghiotte per sfoggiare tubini e labbra fiammanti.

Fa sempre bene questa mini terapia di coppia: il plaid e lo svago assoluto, la piccola vacanza di due ore lontani da bollette, telefonate e ufficio. Le tazze calde, le lucine intermittenti, tutti gli stereotipi del caso che vi vengono in mente vanno bene. Funziona tutto, e meglio di una costosa cena fuori, meglio di un centro benessere. Anche perchè non si possono vedere tutto l'anno horror a tema zombie o assalti di alieni gelatinosi. Anche perchè i tre film sopra citati sono intelligenti, ben costruiti, ben recitati, spassosi e a tratti toccanti, così da non farvi sentire in colpa.

Fatemi sapere, poi. Almeno uno dei tre! Non fate i noiosi.
Perchè, come dice Woody, "basta che funzioni".

6 commenti:

Lisa Costa ha detto...

Hai scelto 3 film che adoro e che rivedo sempre con immenso piacere! Fanno proprio bene al cuore :)

CyberLuke ha detto...

Immagino che se il partner ha i tuoi stessi gusti, è tutto più semplice! :D
E aggiungo anche un'altra condizione per gustarsi plaid, lucine intermittenti e tazze calde: non devi andare in ufficio, non devi passare in tintoria, non devi fare la spesa, non devi fare questo, non devi fare quello.
Sai cos'è ammazza la nostra felicità?
Il fare.
La smania di fare.
Io non ho voglia di fare un bel niente.
E se potessi non fare niente per il resto della mia vita, sarei felicissimo.
Mi sa che mi dovrò accontentare delle vacanze di Natale. ;)

pa ha detto...

ciao lisa benvenuta!

Cyber, di solito dopo le 21,30 di sera non ci sono per nessuno, e anche le tintorie sono chiuse. la felicità ama il silenzio, e la calma, in effetti. bisogna naturalmente lavorarci su.

Nick ha detto...

woody allen tutta la vita, col plaid, con la tisana depurativa(che data l'età col whisky scozzese torbato ho dovuto tagliare),con la pipa (ma raramente, forse più spesso con i crampi per le assurde posizioni sul divano.
ma sopratutto, non fernet branca, sopratutto, tutto questo con te, a ridere come uno scemo alle battute di Mr. Allen, alle sue nevrosi che poiun pò sono anche le mie.
love.
stasera cosa ci guardiamo?

Marta Silenzi ha detto...

Io invece mi sono fatta male con Melancholia, da sola e senza plaid perché ancora sprovvista di divano, ma male male èh, più male di quel che pensavo!!!

pa ha detto...

nick
tu ed allen tutta la vita
ci metto la firma

marta
dobbiamo parlarne
melancholia mi era piaciuto e voglio rivederlo
devo dirti anche di tamara drewe!

bazzicano da queste parti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...