in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 8 agosto 2013

oliviero toscani, moriremo eleganti.

Oliviero Toscani
Moriremo eleganti

Conversazione con Luca Sommi
Aliberti Editore



"Io credo che la ricerca del consenso sia la nostra rovina. Ma perchè? A cosa serve? Ma chi se ne frega di piacere al proprio vicino di casa! La ricerca ossessiva del consenso a tutti i costi porta diritto alla mediocrità."

"Mi guardavano con la loro aria di superiorità. E poi ho cominciato a dire: «Vi manca, purtroppo, un'educazione artistica, io penso che la Bocconi dovrebbe, in primis, insegnare Storia dell'arte». In Italia il vero capitale è l'arte, e se capisci l'arte forse il tuo approccio all'economia e alla finanza sarà diverso."

"La tecnologia deve essere solo uno strumento, non un nuovo credo. Se è un aiuto per fare cose che hai già in testa va bene. Ma se in testa non hai niente la tecnologia ti aiuta a fare qualcosa. E visto che ti aiuta già lei, perchè sforzarsi con le idee. Faccio una cazzatina e, grazie alle mie tecnologie, la rendita è alta. Non c'è niente da fare: è inutile che mi stupisci con effetti speciali. Perchè poi se sotto la patina tecnologica non c'è niente come la mettiamo?"

"Gli italiani sono prevalentemente dei vili, sono il ritratto che ne faceva Alberto Sordi. E rispetto al passato oggi siamo anche rincretiniti dalla televisione, come in nessun altro paese. Dopo tanti anni di berlusconismo siamo stati «teleidiotizzati»."

Sono di quelli che non pensano affatto che Toscani sia antipatico, nè supponente, nè pieno di sè, ma anche se lo fosse la cosa non sembra darmi nessun fastidio!
Piuttosto mi ritrovo moltissimo nel suo modo di osservare la società italiana, l'arte, la politica.. la vita. Questo piccolo grande libro-intervista, un pò scadente dal punto di vista editoriale (ho trovato dei fastidiosi refusi) è assolutamente da portare sotto al famigerato ombrellone. Io l'ho letto in piscina in un paio d'ore e mi è sembrato un modo rapido, intelligente e immediato di riflettere un pò sul paese dove viviamo e su quanta strada ancora dobbiamo percorrere prima di dirci almeno un pochino soddisfatti di noi stessi e di chi ci comanda.






2 commenti:

CyberLuke ha detto...

Non saprei cosa dire di Toscani, non l'ho mai incontrato e ho imparato che è molto difficile dare giudizi su qualcuno con cui non hai mai parlato neanche una volta.
Di certo, ha fatto delle scelte controcorrente e coraggiose, anche se, se le avessi proposte io, mi avrebbero cacciato dall'agenzia senza neanche farmi finire di parlare.
Parecchie cose che dice sono perfettamente condivisibili, ma anche banali.
E alla banalità sì che sono allergico. ;)

pa ha detto...

sì, però tanta gente viene frenata dal pensare che sono concetti banali e preferisce tenerli per sè, mentre certe cose ovvie bisogna avere il coraggio di dirle a voce alta, lui è privilegiato perchè su questi due/tre concetti ci costruisce sopra un libro e la gente lo compra pure, ma almeno il messaggio ovvio, banale fin che vuoi ma sacrosanto in qualche modo passa e in qualche modo fa riflettere.

bazzicano da queste parti:

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