(prima dichiarazione, frivola, della serata).
Ora comunque mi guarderò con calma e impegno i suoi cortometraggi e mi documenterò sulla sua carriera artistica.
(seconda affermazione per darmi un attimo di tono).
Il libro: leggetelo, è divertentissimo e maliconico e vivo, e senza pretenziosità, e dolce, e scorre via delicato e fluido.
Goditi il problema, o anche: di quella volta che ho pianto a dirotto per una Barbie Malibu.
(ho pianto davvero a sorpresa come non mi capitava da tempo con il finale di un libro... con i film è facile, non vale. Mauri ha sparato dritto al cuore senza badare a spese).
2 commenti:
Mi hai incuriosito.
Due parole in più sul romanzo?
volevo appunto incuriosire, utilizzando il metodo di non dire quasi nulla. la storia è molto semplice, l'emancipazione di un ragazzo dall'ambiente di origine, che gli ha sempre creato un mare di ansie proprio perchè si tratta di una famiglia di tipo progressista, un pò hippie insomma, e non la tradizionale famigliola da mulino bianco tipica italica. i suoi primi anni nel mondo del lavoro cinematografico, immersi con gusto nella grande mela. e naturalmente, tutto questo vissuto alla luce del suo essere gay, prima timido e poi sempre più sfrenato, irresistibile.
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