in due parole, tanto per non farla lunga.
- pa
- Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.
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3 commenti:
Qualche cd "fisico" una tantum lo compro anch'io.
Così una tantum che, quando lo faccio, lo posto addirittura sul blog, con tanto di foto a testimoniare che non me lo sono scaricato né comprato piratato su qualche bancarella.
E, anche se destinato ad estinguersi nel giro di, fammi dire, cinque anni?, il CD è sempre un bell'oggetto.
E, no, non sono un appassionato del vinile.
Scomodo, sfrigolante, grosso. E te lo dice un ex-collezionista che non sente la mancanza dei suoi mille e passa album.
Fnac?
Non me ne parlare.
Qui a Roma ha chiuso l'unico che avevamo, e probabilmente ci apriranno un Gap o un altro spaccio di magliette firmate.
Che malinconia.
Che poi Fnac mi mancherà moltissimo perchè in pausa pranzo ci mangiavo la piadina più buona di via torino: quella integrale con verdure grigliate. e uno dei caffè americani più profumati.
e poi una di quelle pause pranzo lì l'hai anche condivisa con quest'amica marchigiana che a quel ricordo è pure tanto affezionata....
Sono giorni in cui affronto lo stesso dilemma, tralasciando il fatto che qui hanno chiuso negozi di dischi che erano un simbolo degli anni 80-90, i cd non sai proprio più dove trovarli se non on line...Sono molto triste.
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