L'uomo in più
di Paolo Sorrentino
Italia, 2001
Italia, 2001
Il suo primo film, che contiene già le tematiche, la classe, la profondità dei successivi.
Visto per la prima volta solamente ieri sera.
A confermarmi che mi sento a casa, con i film di questo regista dallo sguardo malinconico. Indipendentemente dalle tematiche trattate: perchè un filo conduttore spesso e denso che le attraversa, e che attraversa me, e mi fa pensare tanto, e allo stesso tempo appaga la vista e l'udito e tutti i sensi; un viaggio doloroso e necessario dentro se stessi, che poi se certi film li vedi in determinati momenti della tua vita, resti scosso, e emozionato, e ti senti un pò meno solo.
Cito da ondacinema.it:
“L’uomo in più” non è soltanto una tattica calcistica (peraltro
realmente applicata da Ezio Glerean, allenatore del Cittadella negli
anni 90), bensì un’intuizione, un' ipotesi di rinascita, la speranza di
essere riconosciuti come persone. “La tattica è il passaggio dal caos
giovanile alla maturità”
E poi.
Toni Servillo immenso, e stavolta anche cantante.
Che dire?
“Niente, io sono uno di
quelli che, per ingordi di etichette deficienti, viene definito un
cantante da night. Però io non sono un’etichetta. Io sono un uomo. Ma
che dire, col senno di poi, non era meglio essere un’etichetta?”
(Tony Pagoda, in “Hanno tutti ragione”)
4 commenti:
anch'io ero stato preso dalla sorrentinomania, qualche tempo fa. dopo aver visto this must be the place mi ero recuperato anche gli altri che non avevo ancora visto.
direi che è l'unico regista italiano di cui ho apprezzato tutti i film, quale più quale un po' meno.
un 5 su 5 clamoroso!
Pà, concordo in pieno su Sorrentino, a parte This must be the place.
L'uomo in più, tra l'altro, è il suo titolo che preferisco, ascoltando il cuore.
la mia classifica personale invece è:
this must be the place
le conseguenze dell'amore
il divo
l'uomo in più
l'amico di famiglia
ma è una classifica che va semplicemente con l'umore, dal momento che sono tutti e 5 clamorosi.
è da 5 anni a questa parte che vado in giro gridando che sorrentino è il miglior regista contemporaneo che abbiamo. Un capolavoro inanellato nell'altro, non c'è che dire, è indubbio. Per l'uomo in più basta solo la prima sequenza dell'incazzatura "brutti stronzi dimmerda" per essere impossessato. BOOMBA
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