in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

mercoledì 5 settembre 2012

Buon vicinato.


Ieri sono rimasta chiusa nell'ascensore del mio palazzo dalle 16,30 alle 17.
Un orario che, dalle mie parti, è uno dei più rassicuranti e chiassosi: gente che va e che viene, ma soprattutto mamme con bambini che sostano in cortile.
Ho suonato la campana per mezz'ora, rompendo i timpani a tutti.
Campana che però non è collegata a nessun numero di emergenza, essendo un ascensore un pò da poverelli.
Avevo il cellulare, quindi ho potuto avvisare tre numeri: l'amministratore, mio marito e il ragazzo della ditta ascensori.
Senza cellulare, vi scrivo per avvisarvi, in questo condominio s può schiattare.
Un anziano debole di cuore può pure restarci secco.
Perchè in tutta la mezz'ora, nonostante urlassi parole di ogni tipo, le gentili mamme che razzolavano in cortile ( e io sentivo distintamente il loro cicalare) non mi hanno considerata di striscio.
Quando il tecnico (carino, e simpatico, unica fortuna) mi ha fatta uscire (ero soltanto un pò sudatina ma tutto sommato calma, direi rassegnata... mezz'ora al chiuso però è tanta, eh) c'era un nugolo di bambini dai due ai quattro anni (erano tipo in sei) a fissarmi ad occhi spalancati, mentre le mamme, che si sono rese conto che le stavo fissando, hanno girato la testa dalla parte opposta.
Non so. Credo che mi detestino. Non ho mai fatto loro nulla. Hanno più o meno la mia età e due bambini cadauna. Con altri vicini ho rapporti supercordialissimi: la nuova coppia arrivata al piano di sotto, le mie vicine di pianerottolo, una avvocatessa altissima e una piccola e dolce maestra di elementari; adoro letteralmente la coppia di anziani siciliani con la loro cana Lulù: con la suddetta sciura prendo il caffè e le mezz'ore volano. Al piano di sotto c'è un'altra mamma, single, davvero strafiga (tutti gli uomini del cortile sono pazzi di lei): nulla, anche con lei vado d'amore e d'accordo.

Ma quel gruppetto di cui vi parlavo mi butta addosso negatività a ondate spesse.
Mi scansano. Mi guardano attraverso come se fossi trasparente. Se ci incrociamo nei box e siamo da sole al buio, si nascono negli angoli piuttosto che essere obbligate a salutarmi (ve lo giuro!).

Ho visto tanti film horror nella mia vita, ma l'effetto che mi fa l'astio di quelle tipe è mille volte più terribile.

Nella foto,
Ascensore per il patibolo 
(Ascenseur pour l'échafaud)
1957
Louis Malle

9 commenti:

Adriana ha detto...

Chissà perché se nei condomini non c'è almeno un paio di vicini st%&*zi non se ne viene fuori.

CyberLuke ha detto...

Oh, sai com'è la gente... ;) invidiosa, per lo più.

Magari, molte di quelle mamme che ti squadrano in tralice non sono affatto contente delle loro scelte di vita (matrimonio, figli, lavoro e chissà cos'altro covano dietro le parannanze e i bigodini) e vedono in te Ciò Che Avrebbero Voluto & Potuto Essere ma, ahiloro, non sono.

Ti suggerisco un'arma infallibile: la prossima volta che incroci uno dei loro sguardi rosiconi, sorridi. ;)
Bacio.

pa ha detto...

adri,
vivi anche tu in condominio? :)

cyberluke,
un giorno di questi ci scriviamo in privato.
dici che io posso davvero essere una che viene guardata come quello che le altre avrebbero potuto essere? Mah.

comunque io di solito sorrido sempre.
e quando c'è nick ne approfitto per limonarlo davanti alle alte. sono l'unica sposata che limona per le scale, qua dalle mie parti. so che questa mossa è particolarmente sporca.

Anonimo ha detto...

è successo anche a me. solo che erano le undici di sera e fuori i resti della tempesta di neve. e che eravamo due, io e la mia coinquilina. suonato mezzora, nel totale silenzio. tranne una tv. che sentivo DISTINTAMENTE.
abbiamo chiamato i pompieri, che il telefono prendeva poco e male ed era l'unica cosa da fare. peccato che anche loro ci abbiamo messo una vita a farsi aprire il portone.
l'unica soddisfazione? che alla fine hanno fatto una clamorosa cazziata al tipo che si è degnato di scendere, in veste da camera e prendendosi anche il gusto di guardarci in tralice.
però le tue vicine danno come l'impressione di essere veramente terribili...

Adriana ha detto...

Sì, cinque piani di caratteri diversi :-)

CyberLuke ha detto...

Sì. Cominci tu?

Anonimo ha detto...

pff che gente che c'è in giro...e x fortuna che il telefono prendeva! anche io ho un blog, che ne dici di passare? mi farebbe molto piacere!

pa ha detto...

vivi verrà di certo a trovarti!

pa ha detto...

ops, verrò

bazzicano da queste parti:

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