in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

venerdì 15 giugno 2012

hamburger à la jamie.






Qualche settimana fa abbiamo preparato i classici hamburger americani, seguendo la ricetta di quel mattacchione di Jamie Oliver.
Abbiamo semplicemente abbondato le dosi perchè ci sentivamo affamati.
La serata si è rivelata devastante. Caffè, digestivi, tutto ci sembrava inutile e ulteriormente dannoso. Abbiamo vagato a lungo per casa bevendo Perrier ghiacciata con limone - e rotolando. Però che buono!
L'altra domenica abbiamo voluto ripetere, per gli amici stavolta, e con dosi più umane. Ci sono state d'incanto anche le patatine, l'insalatina fresca e il banana split.
Però a quel primo tentativo di cena americana siamo affezionati.
Le foto non rendono giustizia, ma forse ammirare il rapporto panino/dimensioni del mio cranio può essere utile ed educativo.
Qui sotto la ricetta ricostruita da me: spero vi possa essere utile quest'estate!


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bazzicano da queste parti:

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