Giornata neutra, senza scossoni,
ma adesso infilo rapidamente un'intervista,
un nuovo piatto da sperimentare in cucina,
e la full immersion finale per terminare
Detta così la serata non dovrebbe poi venir fuori molto male.
L'intervista di oggi poi è roba che scotta.
nome
Cannibal Kid
nome del suo blog
di cosa parla
cinéma, quelle passion!
come l'ho conosciuto
tramite i soliti giri e rigiri fra blogger.
lo seguo solo da un paio di mesetti
ma la sua presenza si fa sentire tutta.
intervista
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
Il bel (?) nickname che mi sono scelto è Cannibal Kid. Innanzitutto perché suona terribilmente fico. No? Fa schifo? Vabbè, a me sembrava suonasse bene. Comunque ho cominciato a usarlo quando mi sono messo a fare musica elettronica (che potete sentire qui www.myspace.com/cannibalkidz) e l’ho tenuto pure in veste di blogger. È un nome che ho preso dal titolo della canzone “Cannibal Kids” dello sconosciuto e già scioltosi gruppo inglese Terris e poi mi piaceva il richiamo ai cosiddetti scrittori pulp “cannibali” degli anni ’90. Quindi è solo un nickname e quindi no: non mordo gli esseri umani.
Come è iniziato il tuo blog?
È iniziato come tutte le grandi storie che si rispettino, per via di una ragazza. Il blog era un tentativo (piuttosto fallimentare) per fare colpo su di lei, poi ha assunto una vita propria e si è incentrato sempre più sul cinema, sulla musica, sulle serie tv, fino a diventare la figata (più o meno) che è oggi.
Da piccolo cosa volevi diventare?
Non posso dire che volessi diventare un blogger, perché quand’ero piccolo i blog non esistevano e Internet lo usavano solo i militari americani… Però abbandonata la fase del “voglio fare il calciatore e farmi le veline” per via di ovvie incapacità con i piedi, il mio sogno era quello di fare il giornalista ed è poi il lavoro che sto facendo ora nel bene o, soprattutto, nel male…
Se potessi essere il protagonista di un film, chi saresti?
Vorrei essere Natalie Portman ne Il cigno nero perché ho sempre sognato di essere bravo a ballare e invece niente e, soprattutto, perché si fa Mila Kunis. In alternativa comunque mi andrebbe bene anche la parte di Mila Kunis sempre nella suddetta pellicola.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
Mangiare zucchero filato alle giostre.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Difficile, questa. Molto. Direi… la pausa pranzo.
Qual è la musica che ti fa ballare?
Elettronica e hip-hop, soprattutto, ma un po’ tutta la musica mi fa ballare (malissimo, vedi domanda sopra) a eccezione delle cazzatone latino-americane che sono proprio l’unico genere che odio con tutto me stesso.
Una cosa che da piccolo ti faceva tantissima paura.
I clown. Ma mi fanno ANCORA paura!
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
A parte i clown, l’altezza. Soffro di vertigini peggio del protagonista di Vertigo di Hitchcock.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
Il giovane Holden. Scontato, ma almeno con un solo libro può risparmiarsi di leggere quasi tutto il resto venuto nei 60 anni successivi.
Sei un nerd?
Direi di sì. Ma più che un nerd, visto che di fantasy, tecnologia e Star Trek non me ne frega una cippa, mi definirei un geek malato di musica e cinema (e telefilm).
Qual è lo sport che ti sei rassegnato a fare per far finta di non essere un nerd?
Jogging. Mi piace correre con le cuffiette nelle orecchie, con cui almeno posso continuare ad ascoltare musica da nerd.
Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Visto come disegno, se fossi un pittore sarebbe un male per l’arte. Comunque, la risposta è piuttosto ovvia: donnine nude!
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
Questa domanda è crudele, visto che sceglierne solo uno è praticamente impossibile, però ti dirò l’agente speciale Dale Cooper: le sue fissazioni per le torte e il caffè, i suoi sogni con i nani, il registrare messaggi alla misteriosa Diane… lo adoro!
Come sei vestito in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Adesso ho su una tuta Adidas. Comoda per stare in casa, però pur sempre con stile.
E per tutta la vita direi un completo elegante stile Don Draper di Mad Men. Scomodo, ma il massimo dello stile.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
McDonald’s. Una volta ogni tanto sento il bisogno fisico di un po’ di sano (?) cibo spazzatura!
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
Le tette troppo piccol… Ah, intendevi a livello caratteriale? Allora direi l’egocentrismo.
Descrivi cos è, per te, un momento di felicità perfetta.
Quando guardo le stelle su in cielo e sento di avere un senso, di avere un posto in questo immenso universo.
Quando dico ‘ste cose, mi darei un pugno da solo!
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista?
Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso quanto posso essere rompicoglioni?
Quell’ancora implica che mi stessi simpatica prima. Cosa che non ho mai dichiarato.
Scherzo ahahaha
I bambini, sono di sinistra?
Nessuno in realtà è di sinistra. Siamo tutti bastardi di destra che fingono di essere di sinistra per sentirsi superiori ai bastardi di destra.
Il bel (?) nickname che mi sono scelto è Cannibal Kid. Innanzitutto perché suona terribilmente fico. No? Fa schifo? Vabbè, a me sembrava suonasse bene. Comunque ho cominciato a usarlo quando mi sono messo a fare musica elettronica (che potete sentire qui www.myspace.com/cannibalkidz) e l’ho tenuto pure in veste di blogger. È un nome che ho preso dal titolo della canzone “Cannibal Kids” dello sconosciuto e già scioltosi gruppo inglese Terris e poi mi piaceva il richiamo ai cosiddetti scrittori pulp “cannibali” degli anni ’90. Quindi è solo un nickname e quindi no: non mordo gli esseri umani.
Come è iniziato il tuo blog?
È iniziato come tutte le grandi storie che si rispettino, per via di una ragazza. Il blog era un tentativo (piuttosto fallimentare) per fare colpo su di lei, poi ha assunto una vita propria e si è incentrato sempre più sul cinema, sulla musica, sulle serie tv, fino a diventare la figata (più o meno) che è oggi.
Da piccolo cosa volevi diventare?
Non posso dire che volessi diventare un blogger, perché quand’ero piccolo i blog non esistevano e Internet lo usavano solo i militari americani… Però abbandonata la fase del “voglio fare il calciatore e farmi le veline” per via di ovvie incapacità con i piedi, il mio sogno era quello di fare il giornalista ed è poi il lavoro che sto facendo ora nel bene o, soprattutto, nel male…
Se potessi essere il protagonista di un film, chi saresti?
Vorrei essere Natalie Portman ne Il cigno nero perché ho sempre sognato di essere bravo a ballare e invece niente e, soprattutto, perché si fa Mila Kunis. In alternativa comunque mi andrebbe bene anche la parte di Mila Kunis sempre nella suddetta pellicola.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
Mangiare zucchero filato alle giostre.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Difficile, questa. Molto. Direi… la pausa pranzo.
Qual è la musica che ti fa ballare?
Elettronica e hip-hop, soprattutto, ma un po’ tutta la musica mi fa ballare (malissimo, vedi domanda sopra) a eccezione delle cazzatone latino-americane che sono proprio l’unico genere che odio con tutto me stesso.
Una cosa che da piccolo ti faceva tantissima paura.
I clown. Ma mi fanno ANCORA paura!
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
A parte i clown, l’altezza. Soffro di vertigini peggio del protagonista di Vertigo di Hitchcock.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
Il giovane Holden. Scontato, ma almeno con un solo libro può risparmiarsi di leggere quasi tutto il resto venuto nei 60 anni successivi.
Sei un nerd?
Direi di sì. Ma più che un nerd, visto che di fantasy, tecnologia e Star Trek non me ne frega una cippa, mi definirei un geek malato di musica e cinema (e telefilm).
Qual è lo sport che ti sei rassegnato a fare per far finta di non essere un nerd?
Jogging. Mi piace correre con le cuffiette nelle orecchie, con cui almeno posso continuare ad ascoltare musica da nerd.
Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Visto come disegno, se fossi un pittore sarebbe un male per l’arte. Comunque, la risposta è piuttosto ovvia: donnine nude!
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
Questa domanda è crudele, visto che sceglierne solo uno è praticamente impossibile, però ti dirò l’agente speciale Dale Cooper: le sue fissazioni per le torte e il caffè, i suoi sogni con i nani, il registrare messaggi alla misteriosa Diane… lo adoro!
Come sei vestito in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Adesso ho su una tuta Adidas. Comoda per stare in casa, però pur sempre con stile.
E per tutta la vita direi un completo elegante stile Don Draper di Mad Men. Scomodo, ma il massimo dello stile.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
McDonald’s. Una volta ogni tanto sento il bisogno fisico di un po’ di sano (?) cibo spazzatura!
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
Le tette troppo piccol… Ah, intendevi a livello caratteriale? Allora direi l’egocentrismo.
Descrivi cos è, per te, un momento di felicità perfetta.
Quando guardo le stelle su in cielo e sento di avere un senso, di avere un posto in questo immenso universo.
Quando dico ‘ste cose, mi darei un pugno da solo!
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista?
Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso quanto posso essere rompicoglioni?
Quell’ancora implica che mi stessi simpatica prima. Cosa che non ho mai dichiarato.
Scherzo ahahaha
I bambini, sono di sinistra?
Nessuno in realtà è di sinistra. Siamo tutti bastardi di destra che fingono di essere di sinistra per sentirsi superiori ai bastardi di destra.
Queste risposte mi piacciono un casino.
Vero che non potete stare senza le mie interviste? Mi sa quindi che dovete affrettarvi a rispondere anche voi che non lo avete ancora fatto, se volete continuare a seguirmi in questo appuntamento imperdibile. Vorrete mica che mi metto a intervistare le mie zie o i miei 4 pelouche? (sì, non mi separo mai da loro, ma non sanno ancora parlare. per il momento. sì, ho 33 anni)
Ed eccoci al giochino del trova le somiglianze tra l'intervistato e l'intervistatrice.
L'amore per la musica elettronica e l'odio per quella latino-americana.
Quella specifica categoria di nerd.
Jogging: è una new entry nella mia vita, ma mi piace!
Dale Cooper. Tutta la vita!
Grazie di cuore piccolo Cannibal;
e comunque Kaboom è un pacco.
15 commenti:
mi ritrovo sorprendentemente con quasi tutte le risposte di questo cannibal... ah già, sono io! :)
intervista che oserei definire epica!
e kaboom è una vera botta di adrenalina di film, come non ne capitavano dai 90s! ;)
Certo che fare un'intervista a quello scoppiato del Cannibale è uno scandalo senza intervistare anche il suo antagonista principale, ovvero me! Ahahahahahahahah!
Mr Ford, per me sarebbe un vero onore. Altrochè! ma scherzi? ti aspetto. pa
Quando vuoi.
Che devo fare?
cos'è che guardavi nei '90, Cannibal...Red & Toby nemiciamici?
Ford ti ho riposto sul tuo blog.
Nick non importunare i miei ospiti!
nick, se per te il cinema di araki è paragonabile a quella roba lì, direi che ti droghi più pesantemente dei protagonisti dei suoi film ahahahah!
Ma che idea carina!!!
Divertentissima!
complimenti!
stargirl, mi sono già imbattuta in te altre volte, piacere! :)
guarda che sei invitata acnhe tu per l'intervista eh
pa
Ma grazie! te la inoltro a breve ! :)
ehm ... non trovo il tuo indirizzo mail! -.-'
ma pensa te che dovevo scoprire questo blog (stilossissimo) grazie all'intervista del Cannibale.... :D
Ti seguo volentieri pa! :)
lorant: grazie grazie grazie!!!!!
pa
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