in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 27 maggio 2010

La soglia.



La prima è più duratura impressione che mi ha lasciato Istanbul è quella di una città che vive sulla soglia. 
La soglia dell'estremo occidente prima di tuffarsi definitivamente nell'oriente (e bastano in effetti 80 centesimi di euro e un piacevole quarto d'ora di tempo per ritrovarsi sulla riva asiatica).
La soglia delle case, delle quali non riuscivo mai a sbirciare all'interno, ma quanta vita negli atri e sui marciapiedi.
La soglia delle moschee e dei palazzi, con quella bella pietra grigia e fresca, i ferrosi portoni cigolanti e il legno caldo.
Una soglia tutta da toccare e da odorare.
Rifletto sulla soglia intravista nei piccoli oggetti di vita quotidiana, ponti tra il passato remotissimo e il faticoso presente.
Ecco qui, dunque, la mia prima galleria fotografica a tema.

6 commenti:

Nick ha detto...

dieci e lode amore.
grandissimo post.

pa ha detto...

nickonthewall, grandissimo sei tu.

Theallamenta ha detto...

le foto mi piacciono moltissimo, sono davvero suggestive :)

Danila ha detto...

bellissime foto e bellissimo post :)

Roberta ha detto...

Hai ragione Istanbul strega...le prime foto sono molto belle. Complimenti.

pa ha detto...

grazie a tutte!!!!!!

bazzicano da queste parti:

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