in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 17 marzo 2016

La zona dark della letteratura.


Martin Amis è un artista della parola scritta.
Duro sottilmente morboso struggente dark. Un vero dark.
Sto leggendo "La zona d'interesse", argomento da brividi: 
la vita nei campi di concentramento presa dall'altra angolazione: quella delle SS.
Riuscite a immaginare un tema più atroce per un libro? 
Io anche se mi concentro non riesco.
è una bella sfida, non è un libro adatto ai politically correct.
mi ha quindi intrigato fin da subito.
(Riuscite a immaginare una categoria di persone più insipida dei politically correct?)
 
Ci sono dei momenti di pura nausea e dolore fisico durante la lettura.
Ci si chiede perché farsi così male in queste giornate di primavera con tutto questo fiorire di gemme e fiori rosa e mio figlio che mi corre intorno dicendo cose adorabili e insomma, diciamocelo, ci si interroga sul serio sui propri lati oscuri, scegliendo un libro del genere.
Io li ho. Come tutti.
Ma ci scavo dentro, e non li rifiuto in blocco.
Fiera di non essere una donna (stavo scrivendo mamma ma mi sono corretta) di quelle che vanno tanto di moda adesso.
Fiera non so nemmeno bene di cosa! E forse troppo poco fiera, per la maggior parte del tempo.

Martin Amis va letto (avete mai visto che faccia che ha?), 
e quello che è accaduto durante la seconda guerra mondiale non va mai scordato.
Anche perché il mondo di adesso non è che faccia meno nauseare.


mercoledì 3 febbraio 2016

C'è sempre spazio nell'armadio per almeno un paio di mom jeans.







Ma naturalmente averne un paio solo sarebbe un gran peccato.

Se un paio solo dev'essere, che sia azzurrino cielo.

Ricordano la nostra adolescenza: giornate passate con un mom jeans (che non si chiamava certo così all'epoca), la maglietta di qualche squadra di baseball e un paio di Doc Martens. O Superga, se faceva troppo caldo. Io stavo con gli anfibi fino a maggio e con le superga anche in spiaggia. Non c'erano molte vie di mezzo nel nostro mondo o tutto bianco o tutto nero (ora per fortuna sono cresciuta).

Sono femminili per davvero, nel senso più sottile e irresistibile.

Vero, non stanno bene a tutte. Eh, è la vita!

Vanno portati per forza con i bordi arrotolati. Non siamo mica più sedute davanti a Beverly Hills 90210.


lunedì 25 gennaio 2016

ROSSO SENZA TEMPO E SENZA FRENI.

Refinery29
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Carey Mulligan

Garance Doré

Harper's Bazaar

into the gloss

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Jeanne Damas

Stockholm Street style

Vogue UK


1) utilizzare esenzialmente due modi per truccarsi - alternarli in base all'umore: il colore solo sugli occhi oppure solo sulla bocca. semplice no?
(le labbra truccate sommate agli occhi truccati invecchiano di almeno dieci anni)
naturalmente il viso va curato con una cc cream o un fondotinta di nuova generazione. se si ha una bella pelle consiglierei addirittura di non mettere nulla se non un'ottima crema viso, ma la grana del viso deve davvero essere super.

2) poche cose come abusare abbondantemente di rossetto rosso permettono di iniziare meglio la giornata. in tal caso, niente ombretto, e un filo di mascara nero.
pessima idea quella di trasformare il viso in un mascherone pallido per far risaltare di più la bocca: l'effetto darkettone aka Morticia è fuori moda e davvero poco raffinato.
L'idea piuttosto è: sono uscita di casa di corsa e ho fatto appena in tempo a passarmi questo.

3) labbra rosse con orecchini grossi, assolutamente no. gli orecchini grossi vanno con lo smokey eyes e le labbra nude, lo sanno tutti ormai! al massimo una collana.

4) insomma è tutta una questione di sottile equilibrio. "less is more" non solo nella grafica ma anche nel make up.

5) le labbra molto rosse, nella vita di tutti i giorni, danno il meglio con una t-shirt bianca o una camicia di jeans. capelli spettinati e scarpe maschili.

6) prediligo senza ombra di dubbio i rossi freddi, con una punta di blu. ma dipende dal colore dei capelli e della pelle, e dal tipo di allure che si vuole ottenere.

7) il rossetto piace così tanto perchè prima di tutto è un vero e proprio feticcio. quindi se si hanno pochi soldi da investire in oggetti inutili penso possa essere messo tranquillamente al primo posto.

8) per questo motivo potete regalarmene uno

9) mandatemi la vostra foto a tema, e spiegatemi tutto del vostro outfit creato attorno alle labbra rosse. partite da quello e costruiteci sopra un mondo. ne farò un bellissimo post.

10) se siete maschi vale doppio.


giovedì 21 gennaio 2016

La frase del giorno.














“A thing that you see in my pictures 
is that I was not afraid to fall in love with these people.” 
Annie Leibovitz

bazzicano da queste parti:

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