in due parole, tanto per non farla lunga.
- pa
- Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.
martedì 25 maggio 2010
Sono tornata.
Sono tornata.
Nel mio albergo di Istanbul avevo la connessione free, ma non mi è rimasta mai la forza sufficiente a scrivere un post.
Ero troppo impegnata a scordarmi di tutto.
A camminare, ad osservare la vita della gente e le loro abitudini, a perdermi, a mangiare cose buonissime, a levarmi scarpe puzzolenti prima di varcare la soglia delle mille moschee... a scattare fotografie, alcune delle quali pubblicherò in questo blog, sperando vi possano offrire un nuovo punto di vista su questa città che, a poco a poco, ora dopo ora, mi ha stregato.
Mi spiace solo che non potrò descrivervi a parole il the del mar nero, dal quale si diventa dipendenti in pochi giorni!
Ora sono un pò stanca.
Ma davvero felice.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Tutte le persone che conosco che sono state a Istanbul mi hanno detto che è veramente mozzafiato... quindi non vedo l'ora di vederla anche attraverso i tuoi occhi e le tue foto :)
In più (come se servisse!), qualsiasi sia la meta, un viaggio ricaricapile riuscito è sempre un gran viaggio.
Bentornata!
Bentornata Pa!
Un salutone anche al Nick.
(Anche noi qui a casa un viaggio ce lo stiamo sognando da un pò... vedremo cosa succede quando tutti camminano! Boh)
...ammazza se sono curioso di vedere le foto!
eccovi qua le prime!
sì, dani, le pile si sono davvero ricaricate!
Posta un commento