in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

lunedì 18 gennaio 2016

blue monday?


Potevano dirlo prima, che questo terzo lunedì di gennaio è denominato blue monday, 
mi sapevo regolare.
Non davo peso agli incubi angosciosi che hanno popolato la mia parte di piumone verso l'alba. 
Non davo peso neppure alla mezza lineetta di febbre di Ettore, che sprizza di vitalità e ha le occhiaie appena appena azzurrine, ma ride e cucina le sue verdure di plastica dura.
Potevo godermi di più la camminata rapida dopo pranzo, col sole lattiginoso e i maglioni sovrapposti, e magari prendere il caffè in pasticceria, invece che questo nescafè sbagliato (il famoso nescafè sbagliato), vale a dire troppo forte.
Ormai è fatta, mi conviene proseguire con il mio impaginato a testa bassa, come un monaco silenzioso e ubbidiente, come quella che non sono o forse come quella che - se si impunta - so essere fin troppo bene. Andare al sodo, dire poche parole ma ragionate, mangiare cibi semplici e sostanziosi, leggere qualche pagina di carta invece che iniziare l'ennesima serie tv.
Mi manca quello che eravamo, mi sono sentita dire diverse ore fa.
Forse era già il blue monday che iniziava a filtrare dalla fessure, perché quello che siamo e che possiamo essere non è affatto male, devo solo alleggerire, e riderci sopra.
e rimettermi in gioco.

foto di vivian maier

3 commenti:

CyberLuke ha detto...

Bentornata!
Un post intimista e appena velato di (milanese) malinconia.
E, comunque, il blue monday sta finendo! ;)

Nick ha detto...

hai sempre scritto come vorrei scrivere io, ti bastano due parole per tratteggiare immagini e sensazioni.
ho sempre amato questo di te.
e ho sempre amato l'idea di noi, che è cresciuta e maturata, ma non modificata, da un germoglio in un prato ora siamo albero, non più un fusto verde, ma corteccia, ma sempre più verso il sole.
bentornata.
N.

kovalski ha detto...

quella è la parte difficile. alleggerire.
ma ne vale la pena, pare. tanto.

;-)

bazzicano da queste parti:

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