in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

domenica 8 luglio 2012

Cinquanta sfumature di noia.




L'ho letto.
Ci ho messo poche ore, ma diluite in 4/5 giorni perchè altamente urticante.
Ogni sera ci provavo a farlo fuori in fretta (vi assicuro che non richiede un grande impegno intellettuale) ma poi mi irritavo.
L'ho letto perchè non potevo farne a meno, ero curiosa, tutta la stampa e tutta la rete ne parla e vi assicuro che non mi aspettavo nulla di diverso da quello che ho letto, ma il lavoro sporco andava comunque fatto.

Punto primo.
Scritto malissimo.
Mi dicono che la versione originale è di qualità scadente; la traduzione è addirittura offensiva. Per prima cosa voglio segnalare un grosso errore di impostazione generale. I dialoghi sono virgolettati, come sempre, ma stavolta virgolettati sono anche i pensieri che scorrono nella mente della protagonista. Così devi fare lo "sforzo" per tutto il tempo di capire se quella frase viene detta a voce alta o solo pensata. Al di là del fatto che poi ci arrivi facilmente, a capirlo, si tratta di un vero e proprio errore, non so se voluto dall'autrice, o dalla casa editrice. Se è voluto, è una vera stronzata. Irritante. Del resto, l'orticaria non si ferma a questo, che è un dettaglio notato soprattutto da noi addetti ai lavori nel mondo dell'editoria. L'orticaria si diffonde tra tutti quei lettori di livello appena appena medio presi in giro da un uso degli aggettivi imbarazzante. Tante, troppe ripetizioni: perchè chi ha scritto non ha consultato più spesso un dizionario dei sinonimi? Ci annoiamo per pagine e pagine nel vedere descritto il protagonista sempre con gli stessi discutibili banali aggettivi, per poi renderci conto che i due personaggi restano di uno spessore di carta velina, sottili sottili, per nulla approfonditi. Non va oltre ai triti clichè da romanzetto Harmony di un aspetto fisico strepitoso per entrambi, e anche quando si passa al carattere dei due la cosa non prende certo una piega migliore. Noi lettori desideriamo una certa cura, una certa ricerca da parte dello scrittore, veniamo colpiti da un certo modo di esprimersi, da un'astmofera tutta unica che si viene a creare; io quando leggo sento profumi, odori, anche puzze, se necessario. Quando leggo un vero libro sento il vento che sbatte contro alle pagine, o l'afa di un pomeriggio di canicola.
Questa lettura è asettica, limitata, mediocre e furba come un pranzo in autogrill.
I libri che leggo di solito sono banchetti barocchi e saporiti preparati dai migliori cuochi francesi.

Ora devo uscire, ma tornerò con il punto due, e il punto tre, e forse il quattro.
Perchè la signora James mi ha fatto proprio incazzare!

"se c'è una cosa che è immorale è la banalità"
(Afterhours)


Due giorni dopo.

Punto secondo.
Non efficace nel suo intento.
(qual è l'intento lo potete capire da voi)
Ma stavolta devo parlare soltanto per me. Perchè in rete leggo che in Inghilterra, addirittura, ci sarà un boom di nascite dovute alla lettura di massa di questo bestseller (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).
Beh, su di me non funziona.
Non dopo aver letto tutto Henry Miller e tutto Bret Easton Ellis svariati anni fa.
Non ci posso fare nulla. Ho bisogno del tocco di classe, dello stile, altrimenti resto fredda come uno stoccafisso. Il che non vuol dire che si debba scrivere in maniera raffinata e tantomeno delicata di questi argomenti. Anzi. Più crudo è meglio è. Ma bisogna avere un minimo di cultura, di consapevolezza. Ci vuole dietro una trama che regga, uno studio approfondito della natura umana dei personaggi. Chiedo troppo?

Punto terzo.
L'antipatia pazzesca dei personaggi, che sono soltanto degli stereotipi ma degli stereotipi insopportabili.
Lei è ingenua, innocente, giudiziosa, virtuosa, bellissima, intelligente, indipendente, acqua e sapone manco a dirlo, coraggiosa, curiosa, carica di buon senso ma non senza un pizzico di ironia.
Lui è una specie di dio greco, in apparenza maledetto ma con un animo sensibile, ricchissimo, dirigente di una megamultisocietà a soli 27 anni (mi pare), dal passato tormentato, dalla personalità multiforme, pieno di interessi, passioni, musicista, avventuroso, sportivo.
No ma dico: un pizzico di fantasia? Di suspense? Dalle prime righe già si capisce tutto. Dite che invece di brividi ce ne sono tanti e che sono prevenuta? Leggete un tantino di vera letteratura invece che ammorbare tutti con l'unico libretto preso in mano nel 2012, fiere di voi per i passi da gigante compiuti, visto che quello del 2011 era la raccolta di ricette della Parodi.
Ve l'ho detto che mi sono incattivita. A più tardi con la conclusione.

Punto quarto.
Le donne reali non si innamorano di uno come Grey.
Però dovrei parlare anche qui solo per me stessa, perchè immagino che molte di voi non siano d'accordo: bello, ricco, insaziabile, intelligente, ci si mette la firma no? Adesso protesterete: Grey non ti convince per via degli inconfessabili vizi (che in realtà svela già nelle prime pagine del libro)?
Grey non mi piace per niente, anzi lo trovo patetico, perchè non è un uomo reale. Nasce dalla fantasia di una donna di mezza età dalla vita matrimoniale poco eccitante, e lì finisce. Non ha ironia. Non suscita tenerezza, requisito fondamentale per farci innamorare tutte da che mondo è mondo. La nostra eroina si impegna in battute sagaci via mail e il tizio se la prende pure, fa l'offeso. Si prende sul serio in una maniera deprimente. Se ne esce con una suonatina di pianoforte all'alba o un disco di musica classica nell'autoradio come fosse un dio in terra, come se noi poverette fossimo lì in attesa di farci spiegare da un uomo cos è l'arte, cos è la poesia. Non esce mai dal seminato, recita la sua parte in maniera impeccabile e non sbaglia mai in nulla: ma chi lo vuole uno così noioso?
Il giorno dopo aver terminato questa boiata, per depurarmi le sinapsi ho preso in mano Le streghe di Eastwick dell'immenso John Updike. Non so se lo avete mai letto - fatelo - o se comunque avete visto il film, delizioso, spassoso, interpretato dall'amato Jack Nicholson nel ruolo del luciferino Daryl Van Horne.


Scommetto tra l'altro che anche Daryl si applicava per ore in pratiche che non sarebbe elegante descrivere qui. Goffo, con qualche chilo di troppo, stempiato, eclettico, egoista, capriccioso. Eppure quante di noi se ne sono invaghite alla prima inquadratura? Cher, la Sarandon e Michelle Pfeiffer capitolano in fretta, e simultamente. Tre donne che - Anastacia dei miei stivali - levati.

Mr Grey, ma levati.

Ci mordiamo il labbro quanto cavolo ci pare.

12 commenti:

Donna con Fuso ha detto...

io non ho ancora avuto il "coraggio" di affrontarlo e la tua recensione non mi aiuta. Finirà che lo leggo e mi farà schifo e mi pentirò di averlo letto e mi arrabbierò pure perchè ha fatto successo, anzi perchè è stato pubblicato e non doveva :)

ma farò anche io sto sporco lavoro

Anonimo ha detto...

me lo hanno regalato....porca paletta....

Nick ha detto...

la musica classica nell'autoradio..c'è.
ma pure i club dogo sparati a tutto volume, che ci pensavo stasera mentre guidavo verso casa, servono alla catarsi post-ufficio.
beh, c'è anche dj krush e battiato.
e pure gli 883, il disco nuovo che è una cagata astrale.
insomma, un uomo per tutte le stagioni, dal punto di vista musicale.
ecco, il pianoforte suonato all'alba tanto per rompere i coglioni manca, ma quanti ti hanno composto una canzoncina con garageband dal telefono (qui me la meno un pò, posso caro Mr.SfiGrey?)?
poi.
Dio Greco proprio no.
Però Goffo si, e tu sai quanto...
qualche chilo di troppo...eh, c'è.
anche se mi sto impegnando.
stempiato si, ma tanto mi raso a zero da 20anni, quindi...a meno che non cambi idea e vuoi l'uomo capellone metal anni '80...
eclettico...aspetta che vedo su internet che cosa intende...che per me eclettico è il matto, ma coi soldi.
e quelli non ce n'è mai abbastanza.
egoista?
no, quello non mi pare.
capriccioso...solo quando mi svegli la notte.
Signorina Pimpa, scambierebbe il suo Mr B. con due fustini di Mr. SfiGrey?
love, B.

Marta Silenzi ha detto...

Ok. Questo libro a parte - tanto sai che io vado per la mia tangente e quello di cui si fa tanta pubblicità me lo perdo sempre in pieno -, mi piace troppo come recensisci, l'attenzione e la cura che ci metti anche nello stroncare sono sorprendenti, perciò mi prenoto - se ne avrai voglia - per una recensione dei miei libri una volta che li avrai letti, posso?

pa ha detto...

ok marta, già deciso! ce la fai a farmi trovare una copia di ciascun libro per agosto? però te li pago, e non si discute. poi, al rientro dalle vacanze, recensioni a go-go.

Marta Silenzi ha detto...

Dei primi due penso di sì, dell'ultimo appena concluso non sono sicura, speriamo :)

Babol ha detto...

Tu hai citato Bret Easton Ellis e io non posso che darti ragione... ma la cosa che mi perplime, e non poco, è che su twitter lo stesso Easton Ellis sta facendo una pubblicità paurosa a questo libretto a cui non mi avvicinerei nemmeno se fossi in crisi d'astinenza dopo 30 anni di non lettura e questa fosse l'ultima opera rimasta sugli scaffali!!

Incredibile come la gente si faccia gabbare ma, diciamoci la verità: mi pare che questa sia la versione per casalinghe di mezz'età di Twilight, senza vampiri e con più sesso. Lo stile mi sembrerebbe quello, almeno a giudicare dalla tua recensione, purtroppo ormai la gente vuole quello -.-

Concludo ringraziandoti per avere citato Le streghe di Eastwick, uno dei film più divertenti e belli interpretati da Jack Nicholson... che sì, sarà anche stato ciccio, grebano e stempiato ma aveva fascino da stravendere!!!

pa ha detto...

Ciao babol!
ho letto che bret easton ellis è molto interessato a questo libro perchè vuole scrivere la sceneggiatura del film, che si farà sicuramente. la cosa mi lascia stupita fino a un certo punto perchè ellis non è proprio un esempio di integrità e non vuole nemmeno esserlo. sta di fatto che almeno lui scrive divinamente e io resto interessata solo a quello.
sì, hai ragione sul discorso di twilight (che non ho letto). casalinghe o segretarie o farmaciste, qualsiasi cosa facciano nella vita le fan della james hanno in comune la scarsa dimestichezza con quella cosa chiamata libri (forse anche con quella cosa chiamata sesso?)

pa ha detto...

ps
vado pazza per lo spiritato nicholson dai tempi della scuola, fascino è il suo secondo nome! il paragone con l'ammorbante mr grey mi è saltato all'occhio

torna sul mio blog tutte le volte che ti va!

Cannibal Kid ha detto...

e alla fine lo leggono tutti, anzi tutte...
sicuramente gli strateghi del marketing hanno fatto una magia

pa ha detto...

altrochè. per la schifezza che è quella trilogia, si sta creando un can can indescrivibile. ci sono discussioni lunghe giorni e chilometri, in rete, ad esempio sul blog delle Vipere, ci sei stato?

Frustrate che si esaltano per 50 sfumature di grigio etc: patetiche ha detto...

Passa a trovarci su facebook!!

bazzicano da queste parti:

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