in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 3 maggio 2012

con il naso all'insù, terza ed ultima parte.









...termina qui questo piccolo grande viaggio per immagini. nel frattempo molte altre foto sono state scattate, e nuovi viaggi di tipo diverso sono stati fatti: viaggi attorno ai volti delle persone, viaggi negli angoli decadenti e tanto tanto poetici di Milano; quindi tornerò. è che mi serve sempre un pò di tempo per assimilare. per capire se tutto questo può interessare a qualcuno oltre che a me stessa. che poi alla fine è vero che uno tiene un blog soprattutto per se stesso, ma fino a un certo punto: in quel caso dovrebbe bastarmi un quaderno, o una vecchia agenda, e invece non mi basta più. dovrebbero bastare le chiacchierate con gli amici, ma tutti sono sempre così di fretta e poi di solito si perde tempo nel parlare di cose inutili, nel fare cose inutili, poco appaganti. almeno qui faccio e penso e mi dedico solo a ciò che amo senza annoiare nessuno (basta un clic per spegnermi), senza essere invadente, senza intoppi insomma. la vita non è facile come un blog, ma marzullianamente un blog può rendere un pò più lieve la vita.

1 commento:

Nick ha detto...

E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza

bazzicano da queste parti:

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