in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

mercoledì 4 aprile 2012

letture disordinate.


negli ultimi tempi il mio approccio alla lettura si è fatto tutt'altro che metodico: ricerca compulsiva di titoli, bisogno di prenotare in biblioteca o di comprare sulla scia di articoli letti, consigli ricevuti da amici e da altri blogger, ricordi lontani di romanzi mai letti che però ora diventano impellenti, e così via. mi ritrovo quindi sul comodino (e non si capisce nemmeno più di che legno sia fatto, perchè tutta la superficie è ricoperta e sovraccarica) i libri che vedete nella foto. un Fitzgerald lasciato a metà; Middlesex, sul quale mi sto concentrando ora; due Hemingway comprati, uno nuovo ed uno usato, da assaporare con calma, come tutti gli Hemingway; le sorelle Brönte in edizione supereconomica, ve ne avevo già parlato, ma ho letto solo le prime pagine nel frattempo. Infinite Jest, naturalmente. Una certezza. Lui c'è, sta lì, mi sento più serena a dormirci accanto, a Wallace. Nick da una parte, e il tomo Einaudi di mille pagine dall'altra. Poi c'è Targhetta, di ISBN, più o meno a metà, bravissimo, appena scoperto. E poi, appena arrivata ieri, l'opera completa della Plath, ohi ohi ohi. La sposa americana di Soldati. quello è mio quindi rimando sempre, tanto c'è tempo. E poi un libricino scovato per caso in biblioteca, L' attimo in cui siamo felici, di Valerio Millefoglie, del quale non so praticamente nulla. post disordinato che rispecchia questo scenario variopinto, dunque. ma a me piace così. mi fa stare bene. e poi in questi giorni piove. ce la farò a finirne almeno uno? forse non è così importante, finirli. a volte basta l'entusiasmo, la voglia di scoprire. forse è quello, il senso. voi cosa state leggendo? anzi: state cercando di capire che libro è meglio leggere per primo, tra quelli che avete accumulato?

4 commenti:

kovalski ha detto...

tra i tuoi, middlesx, tutta la vita :-)

tra i miei: quando ne ho finito uno, mi metto davanti alla libreria-dei-libri&fumetti-da-leggere, e mi faccio portare dall'istinto del momento.

Marta Silenzi ha detto...

Io ho due comodini. Li ho perché ci devo mettere i libri e la lampada per leggere la sera a letto. In quello di destra - che è una libreria in miniatura - ci sono diversi libri di poesia, tutti iniziati, qualcuno finito e in ennesima rilettura: Dylan Thomas, Allen Ginsberg, Pessoa, Ezra Pound, Sylvia Plath, Walt Whitman e svariati altri; poi ci sono i 3 tomoni sempre in consultazione di Cattabiani, ovvero Florario, Lunario e Planetario; e c'è la quadrilogia di Antonia Byatt iniziata anni fa con La vergine nel giardino, comprata in blocco dopo la lettura appassionata di Possessione e lasciata poi a decantare (la Byatt va presa a piccole dosi).
Il comodino di sinistra è una sedia in realtà, solida e spaziosa, ci sono due pile di libri: 1Q84 di Murakami - che sto leggendo ora - con le raccolte di classici di Conrad, Austen e Roth, tutti iniziati -; nell'altro mucchio ci sono le biografie scritte da Citati di Kafka e Tolstoj, Le mille e una notte illustrate da Chagall, un libriccino rimasto indietro di Erri De Luca, un libro sui Doors preso recentemente ad un mercatino, la raccolta delle canzoni di Nick Cave (molto sottolineato: alta poesia)e un libro di racconti bellissimo di Truman Capote, La forma delle cose. Nel resto della camera e in qualche altra stanza poi ci sono altri libri di poesie e di racconti iniziati, questi due generi me li spillo nel tempo, un po' alla volta, intervallandoli ai romanzi, mi accompagnano senza lasciarmi troppo presto e questo mi fa stare bene.

pa ha detto...

kovalski, middlesex si sta rivelando davvero delizioso, sto ridendo di gusto e allo stesso tempo mi fa commuovere. un post se lo meriterà.

marta: i tuoi comodini, meraviglia e delizia!!!! molti dei nomi che citi sono mie grandi passioni. altri non li conosco, se non soltanto di nome. complimenti!!! 1Q84 com è?

Marta Silenzi ha detto...

Ipnotico, non ho idea di dove mi condurrà, come succede sempre con Murakami.

bazzicano da queste parti:

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