in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 31 marzo 2011

il ritorno - da me tanto atteso - di Jonathan Franzen.


L'ho appena iniziato.
Ed è già classificabile come CAPOLAVORO.
Vi farò sapere nei dettagli.


3 commenti:

alessandra ha detto...

Anch'io voglio leggere un libro bello! Da quando ho smesso di lavorare (leggi farmi vessare) dalla Feltrinelli non sono più immediatamente aggiornata sulle ultime uscite e un po' questa cosa mi manca.

pa ha detto...

questo secondo me va letto. il mio grande momento di informazione sulle novità è il giretto settimanale in biblioteca. poi leggo qualche consiglio in rete o su D di Repubblica. certo... me li comprerei tutti.. tutti..

pa ha detto...

l'ho finito da alcuni giorni. confermo la mia opinione. capolavoro. da leggere e rileggere. al pari delle correzioni. al pari di wallace.

bazzicano da queste parti:

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