in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

sabato 17 aprile 2010

fame


Così come Henry Miller si rinchiudeva in casa, dopo i bagordi in giro per la città, a leggere le opere del suo scrittore favorito, così - molto modesti i miei paragoni! ah sì! - mi ritrovo io, sotto al piumone, con in mano FAME di Knut Hamsun, pensando che certi libri non si leggono mai a caso, e che ad ogni lettura corriponde uno stato d'animo ben preciso.
Al momento sono semplicemente arrabbiatissima; ho la febbre e non riesco a trovare le forze per andare in via Tortona.
A nulla mi è di consolazione il cielo nero e il vento freddo di milano oggi.
Non mi sento di postare nemmeno le foto scattate ieri sera; lo farò prestissimo, che sono stata in un posto davvero stiloso, la Gloria Maria Gallery, e sono voluta ritornare all'appartamento Lago, una meraviglia.

ps in quella fotina Miller non sembra un'installazione vivente del Salone?

(immagini tratte da bluenet.fvg.it selvsagt.wordpress.com runningdownhill.files.wordpress.com)

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bazzicano da queste parti:

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