in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

martedì 12 marzo 2013

Mentre piove.


Oggi, per quanto io detesti la pioggia, sto amandola perchè mi appare evidente che si tratta di un assaggio di primavera, con queste improvvise schiarite del cielo, queste strie di giallo un pò sporco e di celestino polvere a tratti; e poi ancora il grigio, e tanta acqua, e la pashmina ben calda attorcigliata addosso, però tanta luce per tante ore al giorno e speranze, e voglia di.
Ho avuto un vero e proprio blocco con il blog, e non è detto che sia passato: ogni cosa che avevo in mente di scrivere mi sembrava stupida, i miei pensieri fugaci mi sono sembrati di nessuna importanza, e troppo privati, troppo miei. Le recensioni mentali che scrivevo dei mille film visti e dei molti libri letti, prive di spessore e di interesse rispetto alle vostre, spesso così approfondite e cervellotiche. Ditemi, qual è il segreto che vi spinge a scrivere ogni giorno con così tanto impegno e cura? Avete qualche consiglio da darmi? Apprezzate soltanto i blog a tema (quelli di cinema, di moda, di cucina) o vi sembra possano avere un loro senso anche quelli apparentemente sconclusionati come il mio, che divagano e cambiano registro con facilità e indolenza?


foto © Luca Ravagnan
La pioggia sul tavolino [Vigevano, 1999]

8 commenti:

CyberLuke ha detto...

Personalmente, non ho segreti.
È anche vero che – assai spesso – scrivo gran fre**acce, sul mio blog. E mi piace cambiare spesso argomento, sì: se parlassi solo di grafica, o solo di cinema, mettiamo, sai che palle.
Finirebbe con l'essere un parlarsi addosso, un enunciare da un pulpito. Tutte cose che non voglio.

Cosa cambierei del tuo blog?
La terribile giustificazione del testo a epigrafe. :P

pa ha detto...

ahahahhahahah!
ho sempre odiato i testi a epigrafe.
non capisco nemmeno io per quale motivo inconscio sono spinta a pensare che nella strisciata bianca centrale dei post il testo sia più leggibile se centrato in questo modo.
credo tu abbia proprio ragione.
ma senti, lasceresti tutto a bandiera sinistra, titolo, foto, testo? o a pacchetto? che dilemma.

CyberLuke ha detto...

Bandiera sinistra è la scelta migliore, ma calcola anche che, più è ampia la larghezza della pagina, più la lettura è difficoltosa.
Attualmente hai circa 850 pixel di larghezza, che non è poco. Io, per dire, sono a 510.
Sperimenterei anche una font non grassettata come quella attuale. Facilita la lettura.
Inoltre, la font che usi per i titoli non andrebbe mai usata tutta maiuscola.

pa ha detto...

e hai ragione sulla bandiera, sulla font (che però così mi piace) e sul maiuscolo dei titoli (quella è distrazione).

ok.

grazie.

CyberLuke ha detto...

Occhio che sull'iPad si vede tutto il fondo nero. ;)

pa ha detto...

ma come mai? io su mac fisso e su iphone vedo correttamente. secondo te come posso correggere?

Garba ha detto...

Cerca " 14. La pioggia sul tavolino [Vigevano, 1999] " in questa pagina:
fotohttp://users.libero.it/ravathebest/homephoto/fotografia.html

pa ha detto...

Garba, sei un mito, l'ho sempre detto.

bazzicano da queste parti:

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