in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

lunedì 21 gennaio 2013

Inception: esperimento n° 1.


Ho deciso di fare alcuni esperimenti - io, la mia testa e tirando dentro pure Nick - ispirandomi liberamente al film Inception.
Ieri sera entrambi abbiamo visualizzato intensamente Parigi, per vedere se riuscivamo a sognarla.

Risultato

Lui ha sognato Parigi.
Una Parigi in bianco e nero, misteriosa, perchè frammista alla visione serale di Ombre e nebbia (Allen 1991).

Io ho sognato di essere in un locale in un posto molto caldo, dove tutti erano vestiti con jeans tagliati e bikini e canottiere, e parlavano americano, si bevevano bicchieroni col ghiaccio e io dicevo a un tizio: "Strano, mi ero programmata di sognare Parigi, ma questa mi pare la California".

Speriamo nella prossima volta.

Dovrò concentrarmi di più e procurarmi una trottola.


2 commenti:

CyberLuke ha detto...

Oh, ma a pare già un grandissimo risultao.
Cioè, vi siete concentrati su Parigi, e bum!, la prima notte Nick ha sognato Parigi, e tu comunque un riferimento dentro ce l'hai messo.
Io, ogni sera, mi concentro su Pamela Anderson, ma niente, mai sognata, manco una volta.

paroleperaria ha detto...

Uh che bello... pensi a Parigi e la sogni... :)

bazzicano da queste parti:

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