in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

mercoledì 1 agosto 2012

Norma Jeane si andò a sedere, ignorata da un giornalista.


Quando la moglie è in vacanza
(The Seven Year Itch)
USA, 1955
regia di Billy Wilder 

Adesso che è finalmente agosto e le temperature sono roventi al punto giusto posso ricordare come si deve Marilyn, e quando penso a lei penso prima di tutto a quell'irresistibile ragazza che metteva "gli intimi" dentro al frigorifero, e che beveva champagne con patatine seduta sulla moquette, "una cosa chic da morire".
Il mio film preferito di Marilyn Monroe resta Gli spostati, ma quando penso a lei la immagino sempre come nella foto qui sopra, accaldata e sbadigliante, una bimba. Bella, svagata, sexy, frizzante, ma soprattutto simpaticissima: il vero mattatore di questa pellicola non è certo quel noiosone di Richard Sherman.

E poi, ma solo un attimo dopo, penso a quella vecchia canzone di Baccini, contenuta in una cassetta che mi ero fatta regalare dai miei e che sapevo a memoria.

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bazzicano da queste parti:

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