in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

martedì 11 ottobre 2011

incip leggendari: quanto è leggendario Irvine Welsh??!


"Il sole si levò dietro il cemento dell'isolato di fronte, lampeggiando dritto nelle loro facce come un presentatore della tele su di giri. Davie Galloway fu così sorpreso dallo sfolgorio sguincio che per poco il tavolo che stava faticosamente trasportando non gli cadde dalle mani. Faceva già abbastanza caldo nell'appartamento nuovo, e Davie si sentiva come una strana pianta esotica che appassisce in una serra troppo riscaldata. È per quelle finestre lì: sono enormi, succhiano dentro il sole, pensò appoggiando il tavolo e guardando fuori, verso la corea che si estendeva davanti a lui."
(Colla, Irvine Welsh, 2002)

2 commenti:

Adriana ha detto...

Capito qui e... ma hai cambiato header! Bello!!!

pa ha detto...

grazie adri! e welsh te gusta?

bazzicano da queste parti:

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