in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

sabato 3 settembre 2011

women in art.




Per tutti gli interessati,
dalle nostre parti è in atto il

WOMEN IN ART FESTIVAL

Ieri sera nell'auditorium Tilane,
ho assistito alla proiezione
di tre cortometraggi,
incentrati sul tema della donna:

un tributo ad Alda Merini
(agghiacciante...);

un documentario sul tema della bulimia,
strutturato senza che si sfiorasse minimamente
l'argomento salute
(che resta la cosa più importante),
bensì restando sul superficiale e un pò patetico
"mi piaccio così";

terzo ed ultimo un documentario leggerino
ma se non altro un pò svagante sulle lady trucks,
le toste donne camioniste
che a volte incrociamo sulle nostre autostrade.

Di arte ne ho vista bene poca,
e devo dire di essere rimasta
piuttosto delusa.
A livello estetico scadenti,
e deprimenti anche come contenuti.
Parlo soprattutto de primi due.
Non sono abituata a pubblicare critiche così nette,
ma questa volta posso davvero dire che mi aspettavo molto di più.

Sono comunque felicissima di avere dietro casa
una biblioteca funzionale,
ed un auditorium favoloso.
Speriamo nelle prossime iniziative.






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bazzicano da queste parti:

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