in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

sabato 24 settembre 2011

intervista ad adriana.



Dopo un torpore durato un paio di mesetti (torpore si fa per dire: lavoro come una indemoniata), come vedete sono tornata a pubblicare interviste. Vi ricordo che attendo sempre con ansia di riceverne di nuove, non siate timidi, me la spasso un mondo nel leggerle, e credo sia lo stesso anche per voi. Oggi è il turno dell'amica blogger Adriana, eccola qui.



nome
Adriana
nome del suo blog
Ri-presa nella rete
di cosa parla
è una persona vivacissima, e spazia a 360°, sa sempre consigliarci che musica andare a sentire, che libro leggere, o l'ultimo articolo di giornale da non perdere.
come l'ho conosciuta
nel magico spazio siderale della rete, forse è stata lei a trovarmi, non ricordo più bene!



intervista



Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
Per la verità, ne ho più d'uno: koalina, marmotta, scoiattola. Ho il forte sospetto di essere un animaletto piccolo, tenero e pelosetto.

Come è iniziato il tuo blog?
Mi è stato regalato nel 2004: il primo approccio alla rete, che poi è diventata una grandissima componente della mia attività lavorativa.

Da piccola cosa volevi diventare?
Alle elementari, un'archeologa: sogno molto comune. Fortunatamente poi ho cambiato idea; sono sicura che non avrebbe fatto per me aggirarmi fra mummie e scheletri. Preferisco di gran lunga le chiacchiere coi vivi.

Se potessi essere la protagonista di un film, chi saresti?
Jo di Piccole donne o Elzabeth Bennet di Pride and Prejudice. Beh, sono personaggi di libri, ma io non vedo molto la tv. E poi sono stati tratti dei film da questi libri!

Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
La possibilità di distrarsi.

La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Parlare con la gente.

Qual è la musica che ti fa ballare?
Le canzoni dei Black Eyed Peas!

Una cosa che da piccola ti faceva tantissima paura.
Il terremoto... brr...

Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
"Il silenzio dei giusti", come disse Martin Luther King.

Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
"Il cervello delle donne" di Louann Brizendine. Ma, visto che ce l'ho, per ora lo presto; finché mi torna, voglio dire.

Sei una nerd?
Certo che sì!

Qual è lo sport che ti sei rassegnata a fare per far finta di non essere una nerd?
Yoga. Ma... conta come sport? Mah!

Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Volti di donne, fiori e spirali.

Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
Non mi ricordo i personaggi, ho la memoria di un babbuino morto...

Come sei vestita in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Pantaloni color fango coi tasconi, maglietta a fiorellini e giubbotto bianco di lino. Scarpe viola col tacco. Se dovessi scegliere qualcosa da indossare per tutta la vita probabilmente direi un vestito di lino chiaro.

Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
Carne cruda di fassone battuta al coltello e tiramisù!

Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
La testardaggine. (perdonami, amore!)

Descrivi cos'è, per te, un momento di felicità perfetta.
E' la domanda più difficile dell'intervista. Forse posso fare un esempio anziché descrivere cos'è. Dunque. Un momento di felicità perfetta prevede me e il mio amore da soli in mezzo alla natura (mare, montagna, lago fa lo stesso), senza telefoni che squillano, e possibilmente abbracciati e in silenzio.

Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista? Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso quanto posso essere rompicoglioni?
Ammetto di averne le palle piene. Con simpatia :-)

I bambini, sono di sinistra?
Quelli di sinistra, sì. Gli altri a un anno sono già dipendenti dalle scarpine di Prada. Argh! Naturalmente è colpa dei genitori. Un po' tutto, in fondo, è colpa dei genitori...


Ormai i punti in comune sarete così bravi da scovarli da soli.. ancora per stavolta un piccolo aiutino.
- La nerditudine.
(anche se mi sto un pò stufando di questa immagine attribuita a me stessa da me medesima, e tra poco inizio ad allenarmi per i tacchi a stiletto)
- Lo yoga
(conseguenza diretta di nerditudine. Ma su questa cosa dell'attività fisica devo fare un post a parte, ci sono novità in vista per quanto mi riguarda)
-Il fassone
(non è il mio cibo preferito in assoluto, ma è pur sempre la carne che ho scelto al mio matrimonio e qualcosa vorrà pur dire! cosa non lo so!)


Buon sabato.
Il caffè americano è sul fuoco,
il libro su Foster Wallace è di là che mi aspetta.





4 commenti:

alessandra ha detto...

Bella Adriana! E grazie Pa.

Adriana ha detto...

SMUUUUUCK!

Casale Versa ha detto...

ma che bello!!!!! TI SEGUO VOLENTIERISSIMO!! VALERIA

pa ha detto...

grazie valeria! anche io sono appena stata sul tuo blog. se potessi concedermi un wknd di spasso vi raggiungerei subito all'agriturismo. ma verranno tempi migliori, nei quali festeggiare qualcosa di bello, e allora sarò felice di sperimentarvi!
pa

bazzicano da queste parti:

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