Oggi l'intervista che pubblico mi sta davvero a cuore...
riguarda una personcina speciale
nel mio piccolo grande mondo di naviganti.
Ale.
Qualcuno di voi la conosce con il nomecognome per esteso,
qualcun altro la chiama " ale della luce", definizione azzeccata e poetica.
Per me è semplicemente Ale:
essenziale,
senza fronzoli,
outsider di razza.
nome
Alessandra
nome del suo blog
alessandradelbono
di cosa parla
come l'ho conosciuta
i casi della rete
(che non sono mai soltanto casi)
intervista
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
In generale no. In particolare ho un soprannome per ogni cosa che mi capita durante la giornata.
Come è iniziato il tuo blog?
Durante le vacanze scolastiche di Pasqua dell’anno scorso: prima avevo due lavori, alla libreria Feltrinelli nel we e in una scuola durante la settimana. Il ritmo era diventato insostenibile così ho lasciato la libreria e alle prime vacanze mi sono sentita spaesata e avevo bisogno di fare qualcosa di nuovo.
Da piccola cosa volevi diventare?
Da sempre ho voluto fare la maestra.
Se potessi essere la protagonista di un film, chi saresti?
Beatrix Kiddo, La sposa di Kill Bill.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
Vedere gli amici.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Del mio lavoro mi piace tutto ma di più spiegare regole di grammatica.
Qual è la musica che ti fa ballare?
Tutti gli album di Madonna e la pizzica (mix micidiale.)
Una cosa che da piccola ti faceva tantissima paura.
Il buio e mi è passata solo poco tempo fa.
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
Perdere le persone che amo.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
Ora “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee.
Sei una nerd?
Mio padre ne sarebbe felice ma no, vado per tentativi.
Qual è lo sport che ti sei rassegnata a fare per far finta di non essere una nerd?
Ora che vivo a Peyton a volte vado in palestra, quando vivevo a Roma rotolavo anche per venti chilometri in bicicletta ogni giorno per non prendere i mezzi pubblici.
Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Persone.
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
L’agente Cooper.
Come sei vestita in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Pantaloni della tuta blu e un grande maglione blu e panna. Indosserei jeans, maglietta, giacca e ballerine ogni giorno cambiando solo i colori.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
La frutta.
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
L’egocentrismo.
Descrivi cos’è, per te, un momento di felicità perfetta.
Quei minuti tra la veglia e il sonno, nel letto, abbracciati, ogni sera.
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista? Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso quanto posso essere rompicoglioni?
Questa è stata un’idea favolosa, Pa.
I bambini, sono di sinistra?
No, per loro la destra e la sinistra sono concetti anacronistici.
Adesso vi faccio con gioia l'elenco delle cose in comune con lei:
- i progressivi tagli di capelli
- le ballerine e gli occhiali da sole tartarugati
- Tarantino
- la paura del buio (a me è passata da pochissimo, con i viaggi di nick all'estero. ho comunque sempre paura dopo aver visto film horror)
- la paura di perdere le persone che amo: la mia più grande paura in assoluto
- quando dipingevo, io raffiguravo solo persone
- il momento di felicità perfetta
E poi...
...squillino le trombe...
L’agente Cooper!!!
Non serve aggiungere altro, vero???
Grazie di tutto, piccola A.
6 commenti:
Pa, io ti ringrazio di tutti i privilegi, le affinità elettive e la fiducia gratuita e l'affetto. Reciproco. Che altro dire?
Non serve dire altro!
complimenti!
le tue interviste sono sempre interessanti!!!
ciao tiziana, benvenuta!
Cara, se hai voglia di passare da me, c'è una sorpresina per te!
Buona giornata
Eh, eh, almeno fra noi blogger tiriamoci su le giornate! Bacio
Posta un commento