in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

martedì 22 febbraio 2011

...



Non sono molto brava in questo genere di cose e ogni frase che tento di scrivere mi sembra ridicola. Anche ieri sera sulla sua pagina di facebook - straziante, piena zeppa di saluti affettuosi, dediche musicali e fotografie di appena pochi giorni fa - per buttare giù due righe ci ho messo mezz'ora.
Ma se questo blog dev'essere la traccia sincera di ciò che sono e di come mi sento, non posso non tentare di scrivere almeno qualche parola per lui.
Un ragazzo che ho visto poche volte nella mia vita, che avrei potuto frequentare di più, ma la lontananza non è stata di aiuto. E se Tursi è lontana, lo è anche Roma, alla fine. Considerato che spesso non ci si riesce a vedere con gli amici milanesi per dei mesi interi, Roma a confronto appare lontanissima.
L'ho visto poche volte ma ho subito colto in pieno la sua essenza, e l'ho adorato, per quella leggerezza e quella vitalità esuberante che vorrei fosse la mia.
Così terreno, e così allo stesso tempo così fluttuante a mille miglia da terra, immerso nella vita di tutti i giorni ed immerso nei suoi sogni di sempre.
Una volta lo avevamo aiutato a procurarsi un biglietto per un concerto rock tanto sognato, ed era stato qui a milano con noi. Poi lo avevo rivisto in Basilicata, in mezzo al sole pazzesco e completamente circondato dalla sua musica.
Ho mangiato di gusto con lui fino a scoppiare, abbiamo riso, chiacchierato come amici di vecchia data.
Ha saputo donarmi qualcosa di prezioso quelle poche volte che ci siamo incrociati, e adesso non saprei dire che cos'era, ma leggendo i bellissimi messaggi sul suo profilo, ho capito che non sono la sola a pensarlo.
Non voglio parlare di cose tristi, non so nemmeno trovare le parole per farlo e mi sembra di entrare in un territorio troppo intimo, troppo suo, e della sua famiglia, che amo molto, perchè è anche un pò la mia.
Ma questo grande attaccamento alla vita che sto provando adesso vorrei non mi abbandonasse facilmente, vorrei riuscire a godere di più di tante tante cose meravigliose, cose che illuminavano la sua faccia assolutamente pazzesca, la sua non convenzionale bellissima faccia, cose di cui spesso scordo l'esistenza.

Intuisco fin troppo bene che lui era un maestro, nel vivere, nell'assaporarsi tutto fino in fondo.

In fondo la verità è che nessuno di noi ci crede ancora.

Voglio chiudere qua perchè è ancora più difficile di quanto pensassi, scrivere stasera. Ma mi va tanto tanto di ricopiare quello che dice di se stesso, frasi da me facilmente condivisibili.

Orientamento religioso
vorrei camminare nella fede.. ma lei non cammina in me.. :-)



Orientamento politico
Alla Ricerca di un Basso Continuo










bazzicano da queste parti:

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