in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

mercoledì 21 aprile 2010

mistici dell'occidente



Mentre la pioggia batteva sui vetri
l'attrice guardava passare il tassì
sull'asfalto e sul piombo scrivevo parole d'amore
tu mi parlavi con frasi dei salmi
io ero sbandata, ma questo non conta
così ti stringevo al mio cuore come fosse
l'ultima notte felice del mondo
l'ultima notte importante per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre

mentre la mafia giurava vendetta
l'attrice di un tempo era già via di qui
giocavo con l'acqua del mare quand'ero bambina
tu mi baciavi sul letto disfatto
l'estate prendeva una piega di nuove speranze
cadevano stelle come fosse
l'ultima notte felice del mondo
l'ultima notte importante per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre

(Baustelle, 2010. Foto scattata da me a Berlino, 2009)

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bazzicano da queste parti:

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