in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

sabato 6 ottobre 2012

La bellezza attraverso gli occhi di Saul Leiter.





Il mese scorso ho scoperto la fotografia di Saul Leiter. 
Allo Spazio Forma di Milano, che è un posto molto semplice e molto bello dove riesco a concentrarmi più del solito. 
A focalizzare i miei pensieri, e a recepire molto bene la bellezza insita in quegli oggetti inanimati che sono le stampe fotografiche d'autore, in realtà animatissime di vita.

 "Americano di Pittsburgh, classe 1923", ebreo, vissuto a New York, pittore e fotografo, di moda ma non solo.
Un occhio raffinatissimo, mai scontato, allenato agli accostamenti cromatici, all'eleganza, ai giochi di chiaroscuri, nelle foto "di strada" secondo me dà il meglio. Sofisticato, senza lasciare freddi gli spettatori. Tenue, senza essere lezioso. Acuto. Appagante. L'osservazione delle sue opere mi ha regalato continue, impercettibili, strabilianti sorprese.

Queste sue parole mi hanno stesa:

Cerco di rispettare determinate nozioni di bellezza anche se per qualcuno si tratta di concetti vecchio stile. 
Certi fotografi pensano che fotografando la miseria umana, puntano i riflettori su problemi seri. Io non penso che la miseria sia più profonda della felicità.

Sentite come è profonda la felicità che si prova osservando la nuca fragile e perfetta della bimba nella prima foto,
o i colori chiassosi ma squisitamente bilanciati della terza. 
Aveva perfettamente ragione!!!

2 commenti:

CyberLuke ha detto...

La seconda è la mia preferita in assoluto, ma anche la terza spacca.
Quanto alla bellezza, beh, un conto è vederla o percepirla... un altro, riuscire a catturarla nell'obiettivo.
Sapessi le volte che ci ho provato io senza riuscirci.

pa ha detto...

la terza è quella più apprezzata dai grafici, non c'è dubbio. io ho un debole per la prima. nella fotografia sono carente con la tecnica, anche se l'ho studiata un pò tanti anni fa, ma nel beccare l'istante ci so abbastanza fare, o forse è solo che ho l'occhio per leinquadrature di tipo "poetico". ma al giorno d'oggi qualsiasi ragazzino con l'ultimo iphone ce la può fare, dopo mille tentativi a caso, e questo è scoraggiante.

bazzicano da queste parti:

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