in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

lunedì 5 dicembre 2011

woody allen, che ci ricorda l'importanza della magia nella vita quotidiana.





In questi giorni di lavoro prenatalizio abbastanza disumano, disorganizzato e privo di ogni logica, questi giorni di mal di gola, occhi affaticati e cervicali chine sul mac, sogno di piombare come per magia in un film di Woody.
Perchè l'epoca preferita di Woody Allen, ho scoperto, coincide con la mia.
Perchè fin da piccola ho sempre sognato una Parigi elegantemente retrò. Sin dal liceo avrei dato tutti i vantaggi della vita moderna per una notte di follie in giro per la città con Hemingway.
E non sapete quanto bisogno ne avrei ora, di poesia, di profumi, di abitini svolazzanti e di carta stampata un pò chiazzata di vino rosso e tabacco. Cose così. Cose che le mille letture fatte negli anni ci hanno fatto mitizzare, ma io appartengo a quella razza lì, quella del sogno della baguette sotto al braccio e dei mercatini di libri usati. Quella che si porterebbe il protagonista del film a zonzo tutta la notte e scanserebbe annoiata, e pure con un pò di disprezzo, il viscido amico della fidanzata.
Mi spiace solo che Henry Miller sia stato solo nominato, nel film, perchè era un soggetto interessante da osservare, dal punto di vista di Woody, o forse perchè è il primo della lista, per me, da contattare nel caso di un eventuale viaggio nello spazio: Fitzgerald, Ernest, Picasso, Dalì, che colossi: ma Henry ce l'ho nel cuore.


Ancora una volta, sulle pagine di questo tecnologico blog (che però se vi concentrate bene, un pò profuma di beaujolais!)... Ancora una volta, Grazie Woody.

6 commenti:

alessandra ha detto...

mi piace quando scrivi :-)

ross ha detto...

D'accordissimo con te cara, l'ho visto stasera e l'ho trovato pieno di magia. E la scena finale... un gioiello ;-)

Cannibal Kid ha detto...

gran film!
e il mio preferito è hemingway (vabbè, marion cotillard a parte :)

pa ha detto...

ale:
davvero? credo che dovrei impegnarmi di più...scrivere più spesso...

ross:
:))))

marco:
la cotillard è irresistibile, in effetti!

Anonimo ha detto...

Bellissimo questo post.

pa ha detto...

grazie edoardo! ci vuole poesia, nella vita. altrimenti che vita è?

bazzicano da queste parti:

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