in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

mercoledì 26 ottobre 2011

il lavoro.


Un piccolo, lieve
ma doloroso sbandamento
mentre torno a casa,
sbuco da un tunnel,
e mi accorgo che all'ora di cena
il cielo è già buio,
di un blu intenso
e a suo modo bellissimo.
il tempo non aspetta me.
il tempo ci assassina il cuore.
la mia pelle dorata già scolora,
e il lavoro mi risucchia
le scintille dagli occhi.

(scritta il 24 agosto)

(nella foto mio zio,
che spinge un aratro
in una dimostrazione
fatta per gli studenti,
livraga 2011)



4 commenti:

Marta ha detto...

E non ti viene da pensare a Fattori, a Segantini, a Pellizza da Volpedo...non ultimo a Bertolucci in Novecento?

Adesso come allora.

E il tempo continua a scorrere.

pa ha detto...

se poi pensi che mio zio vive molto vicino alle zone in cui è stato girato Novecento.
Lui gestisce assieme ad altri un piccolo ma ricchissimo museo delle arti e mestieri di un tempo, se dovesse capitarti di passare da quelle zone, è un posto davveeo magico:

http://www.museilodi.it/aree%20naturalistiche/museo%20lavoro%20povero/museo%20lavoro%20povero.html

Garba ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=4AkGNHkrtnc

lozirion ha detto...

Ma perchè io mi perdo sempre i tuoi post???.... Mah....

Davvero belle parole, significative soprattutto.... ^_^

bazzicano da queste parti:

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