in due parole, tanto per non farla lunga.

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Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

giovedì 7 luglio 2011

Senza titolo, ragionamenti misti su Mac, Milano, 2011





Sono incazzata, ma così incazzata.
Sono incazzata per tanti di quei motivi.
Se mi lamento di ciò che non va, sto piangendomi addosso, e nessuno vorrebbe mai essere una persona che si piange addosso, e neppure io.
Se sorrido a tutti mi sento falsa, e comunque faccio fatica, e che fatica; e la vita è già faticosa così; e poi odio essere falsa.
Se resto amorfa ed inespressiva... Bhè, tanto non ci riesco, e non mi piace esserlo; e comunque sto parlando troppo di me. E non mi piace neppure questo.
Se piango, sono irreparabilmente noiosa ed infantile.
Se mollo tutto fuggo via, sono un'irresponsabile.
Se subisco, non sarò fiera di me stessa.
Se accetto tutto e tutti incondizionatamente, mi prosciugo e poi mi ammalo, perchè reprimere la rabbia fa male.
Lo so che poi il fatto è che sono solo tanto stanca.
Lo so che ho bisogno di novità buone, di cambiamenti, di una ventata di gioia.
Lo so che tanti al mondo non hanno un amore, non hanno un lavoro, e quindi io non ho il diritto di, eccetera eccetera.
Lo so che sono brava nel mio lavoro e tanti si fidano di me e credono in me. Eccetera eccetera. Il che poi si traduce con: approfittiamone, rubiamo a piene mani del suo tempo e della sua passione, è tanto buona quanto...

Pensate che anche leggere Hemingway stasera mi ha fatto infuriare.
Gran genio.
Ma con tanto di viaggi di nozze di 24 mesi, bambinaie, amanti e massicce dosi di alcool.

Siamo noi trentenni italiani in questo 2011 che è peggio del 2010 che era peggio del 2009, ad essere i veri eroi.
Altro che i toreri di Pamplona, o gli americani ricchi degli anni venti, o le mogli abbronzate e psicotiche degli americani ricchi di un secolo fa.

Buona serata.

2 commenti:

Nick ha detto...

è per questo che stimo più burroughs di hemingway.
lui, ricco di famiglia, ha sfanculato tutto, si è mozzato un dito, ha sparato alla moglie (ma quello per sbaglio) e si è sfasciato via con tutte le droghe conosciute.

però ha trovato se stesso e un'altro modo di scrivere.

pa ha detto...

Io preferisco lo stile di hemingway senza dubbio.
Però com è, Lovely, che tra "Dillinger è morto" e Burroughs, tutti i tuoi miti prima o poi fanno fuori la moglie? ;)

bazzicano da queste parti:

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