Questo virus è stato più lungo del previsto,
e una crudele tosse mi assedia anche adesso.
L'umore nero poi non aiuta.
Sono davvero definitivamente disillusa,
da tante, troppe cose,
e ormai invidio chi riesce a vedere il mondo
con sguardo limpido e sognante.
Allora oggi per estraniarmi da tutto questo
intervisto una blogger davvero speciale:
speciale per me ma credo anche per chi, fra voi,
ha già avuto l'immenso piacere di uno scambio
con lei,
la dolce,
lei,
l'ultrasensibile V.
nome
Veronica
nome del suo blog
La scia di Sofia
di cosa parla
Di Sofia, dell'essere mamma
e donna in questa Italia del 2011,
e del Riccio.
Ovvero di paure, ipocondrie, valori, uragani, desideri,
rabbia, filosofia, amore.
Un appunto: io di solito detesto i blog delle mamme.
Li trovo sempre un pò patetici,
a costo di sembrarvi cinica.
Sapete tutte quei minuziosi elenchi-sfogo di cacche, pappine e poppate?
Ma Vero è un altro mondo.
come l'ho conosciuta
Blog chiama blog...
intervista
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
Non ho soprannomi.
Però c'è un fatto:
i miei familiari mi chiamano Veri,
gli amici invece Vero.
Credo abbia senso.
Come è iniziato il tuo blog?
Io ho scritto tanto nella mia vita.
Poi per molto tempo ho smesso.
E solo col blog ho capito perché:
la parola deve essere ascoltata per avere uno scopo,
che poi è quello della comunicazione.
Per essere ascoltata dunque.
Da piccola cosa volevi diventare?
Una giornalista/scrittrice/racconta storie.
Se potessi essere la protagonista di un film, chi saresti?
Italia (Penelope Cruz) di "Non ti muovere".
L'idea che ho di "Donna per eccellenza" è messa tutta lì.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri
un giorno di vacanza?
La leggerezza.
Quando questa testa resta in silenzio
e mi fa bere una birra in santa pace
con la mia migliore amica.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Ehmm...rendere splendenti gli acciai della cucina,
visto che non lavoro?
Qual è la musica che ti fa ballare?
Raggae e la pizzica.
Una cosa che da piccola ti faceva tantissima paura.
Di notte gli spiriti.
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
La malattia.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
"Oceano mare" di Baricco.
E' un toccasana per l'animo acciaccato.
Sei una nerd?
Io non ho capito bene questa definizione.
Se stiamo parlando di un individuo
che ad una vita sociale preferisce attività intellettuali
da fare da solo, direi di sì ma con moderazione:
solo in alcuni periodi.
Poi soffoco e cambio.
Poi soffoco di nuovo e ricambio.
Qual è lo sport che ti sei rassegnata a fare
per far finta di non essere una nerd?
Il sesso vale?
Se tu fossi un pittore,
che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Donne e fiumi di rosso.
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito
(non per forza quello in cui identificarsi)?
Io non ricordo affatto la serie.
Ricordo vagamente una musica bellissima
e il corpo grigio di una ragazza. Per cui se devo scegliere....
Come sei vestita in questo momento?
E, se potessi scegliere,
cosa indosseresti per tutta la vita?
Indosso e indosserò sempre maglietta nera e jeans,
tutto stretto, e un tacchetto gentile, basso.
Con contorno di matita nera sugli occhi e bon appetit.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
La pasta. Duecento grammi minimo per volta.
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
Il suo perdersi a volte in un bicchier d'acqua.
Descrivi cos è, per te, un momento di felicità perfetta.
Tutte le volte vivere il contrasto tra gli spazi immensi,
come il mare, e Sofia piccolissima che li guarda sperduta.
E poi quando mi abbandono. Non importa la circostanza.
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista?
Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso
quanto posso essere rompicoglioni?
Se per rompicoglioni intendi una persona curiosa, intellettualmente vivace che scava sotto la crosta, allora sì!:
sei una perfetta rompicoglioni.
I bambini, sono di sinistra?
I bambini, grazie a Dio, appartengono al mondo di ciò che è Bene e di ciò che è Male, di ciò che è Sì e di ciò che è No, di quello che merita di essere vissuto e di quello che si deve ignorare: nessuna divagazione né a destra, né a sinistra. Vanno avanti e basta.
Vero scrive da dio.
Ho un pò di cose in comune con lei,
dalla pasta ai sogni letterari di quando eravamo piccole;
del resto in altre siamo diametralmente agli antipodi
(non saprei neppure da che parte iniziare con la pizzica,
e non vorrei mai e poi mai essere come la protagonista
del capolavoro mazzantiniano. Mai!).
Ma il pensiero che ha saputo esprimere così bene
e che condivido con tutta me stessa
sta alla base della risposta sul perchè ha sentito la necessità
di aprire un blog.
In quello siamo gemelline.
Eh, bhè...
Forse mi deciderò a togliere quella domanda su Twin Peaks...
Eh, sì:
il sesso vale eccome!!!
Vi abbraccio.
e una crudele tosse mi assedia anche adesso.
L'umore nero poi non aiuta.
Sono davvero definitivamente disillusa,
da tante, troppe cose,
e ormai invidio chi riesce a vedere il mondo
con sguardo limpido e sognante.
Allora oggi per estraniarmi da tutto questo
intervisto una blogger davvero speciale:
speciale per me ma credo anche per chi, fra voi,
ha già avuto l'immenso piacere di uno scambio
con lei,
la dolce,
lei,
l'ultrasensibile V.
nome
Veronica
nome del suo blog
La scia di Sofia
di cosa parla
Di Sofia, dell'essere mamma
e donna in questa Italia del 2011,
e del Riccio.
Ovvero di paure, ipocondrie, valori, uragani, desideri,
rabbia, filosofia, amore.
Un appunto: io di solito detesto i blog delle mamme.
Li trovo sempre un pò patetici,
a costo di sembrarvi cinica.
Sapete tutte quei minuziosi elenchi-sfogo di cacche, pappine e poppate?
Ma Vero è un altro mondo.
come l'ho conosciuta
Blog chiama blog...
intervista
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?
Non ho soprannomi.
Però c'è un fatto:
i miei familiari mi chiamano Veri,
gli amici invece Vero.
Credo abbia senso.
Come è iniziato il tuo blog?
Io ho scritto tanto nella mia vita.
Poi per molto tempo ho smesso.
E solo col blog ho capito perché:
la parola deve essere ascoltata per avere uno scopo,
che poi è quello della comunicazione.
Per essere ascoltata dunque.
Da piccola cosa volevi diventare?
Una giornalista/scrittrice/racconta storie.
Se potessi essere la protagonista di un film, chi saresti?
Italia (Penelope Cruz) di "Non ti muovere".
L'idea che ho di "Donna per eccellenza" è messa tutta lì.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri
un giorno di vacanza?
La leggerezza.
Quando questa testa resta in silenzio
e mi fa bere una birra in santa pace
con la mia migliore amica.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Ehmm...rendere splendenti gli acciai della cucina,
visto che non lavoro?
Qual è la musica che ti fa ballare?
Raggae e la pizzica.
Una cosa che da piccola ti faceva tantissima paura.
Di notte gli spiriti.
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
La malattia.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
"Oceano mare" di Baricco.
E' un toccasana per l'animo acciaccato.
Sei una nerd?
Io non ho capito bene questa definizione.
Se stiamo parlando di un individuo
che ad una vita sociale preferisce attività intellettuali
da fare da solo, direi di sì ma con moderazione:
solo in alcuni periodi.
Poi soffoco e cambio.
Poi soffoco di nuovo e ricambio.
Qual è lo sport che ti sei rassegnata a fare
per far finta di non essere una nerd?
Il sesso vale?
Se tu fossi un pittore,
che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Donne e fiumi di rosso.
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito
(non per forza quello in cui identificarsi)?
Io non ricordo affatto la serie.
Ricordo vagamente una musica bellissima
e il corpo grigio di una ragazza. Per cui se devo scegliere....
Come sei vestita in questo momento?
E, se potessi scegliere,
cosa indosseresti per tutta la vita?
Indosso e indosserò sempre maglietta nera e jeans,
tutto stretto, e un tacchetto gentile, basso.
Con contorno di matita nera sugli occhi e bon appetit.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
La pasta. Duecento grammi minimo per volta.
Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.
Il suo perdersi a volte in un bicchier d'acqua.
Descrivi cos è, per te, un momento di felicità perfetta.
Tutte le volte vivere il contrasto tra gli spazi immensi,
come il mare, e Sofia piccolissima che li guarda sperduta.
E poi quando mi abbandono. Non importa la circostanza.
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista?
Ti starò ancora simpatica o hai capito solo adesso
quanto posso essere rompicoglioni?
Se per rompicoglioni intendi una persona curiosa, intellettualmente vivace che scava sotto la crosta, allora sì!:
sei una perfetta rompicoglioni.
I bambini, sono di sinistra?
I bambini, grazie a Dio, appartengono al mondo di ciò che è Bene e di ciò che è Male, di ciò che è Sì e di ciò che è No, di quello che merita di essere vissuto e di quello che si deve ignorare: nessuna divagazione né a destra, né a sinistra. Vanno avanti e basta.
Vero scrive da dio.
Ho un pò di cose in comune con lei,
dalla pasta ai sogni letterari di quando eravamo piccole;
del resto in altre siamo diametralmente agli antipodi
(non saprei neppure da che parte iniziare con la pizzica,
e non vorrei mai e poi mai essere come la protagonista
del capolavoro mazzantiniano. Mai!).
Ma il pensiero che ha saputo esprimere così bene
e che condivido con tutta me stessa
sta alla base della risposta sul perchè ha sentito la necessità
di aprire un blog.
In quello siamo gemelline.
Eh, bhè...
Forse mi deciderò a togliere quella domanda su Twin Peaks...
Eh, sì:
il sesso vale eccome!!!
Vi abbraccio.
8 commenti:
cavolo, ma è possibile scoprire dopo 15 anni ( o 20?) che NESSUNO GUARDAVA TWIN PEAKS?!
avevo dieci anni, Nick...
guardavo i Vianello, mica cadaveri da seppellire!!! :)
Ecco, Pa,
non vedevo l'ora di sapere cosa pensavi di me. perché, a mio parere, il bello di queste interviste è il tuo punto di vista.
un bacio,
allargato quanto i tuoi complimenti
:)
ohhhh io adoro Veronica!
@vero
sono io che ringrazio te!
ps anche non lo guardavo. poi mia mamma non voleva, e avevalei il comando della tv.
mi sono innamorata da grande di questo meraviglioso regista, e ho dovuto vedere ogni cosa girata da lui.
@ale
anche io la adoro!
@vero:
però mi interessa molto approfondire il tema di Italia, di mazzantini.
Ma no, dai, che mi sento meno sola se anche gli altri blogger non si ricordano Twin Peaks! :-)
E... lo sguardo limpido io ce l'ho, ma non sempre la mia ingenuità mi aiuta...
ciao adriana!
Io non so se ho uno sguardo limpido...
tu come fai a capirlo?
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