in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

venerdì 10 giugno 2011

history.



Simpatica sequenza delle donne di famiglia:
la mamma di mia mamma
(in alto a sinistra con l'abitino nero);
Mita, regina dei Pimpolini
(mia mamma, alla macchina da scrivere);
ed io alle elementari
(Sì, sono delle scarpe da tennis alte di Snoopy.
Sì, è un libro illustrato sul corpo umano.)


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bazzicano da queste parti:

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