in due parole, tanto per non farla lunga.

La mia foto
Grafica milanese. Ossessionata, ossessiva, ossessionante (vedi alla voce figlia e madre e moglie, decisamente ossessionante). In un'altra vita volevo essere una di quelle tizie che vanno in giro a scoprire le nuove tendenze, si dice così? Come si porta l'orlo dei jeans e come ci si trucca per avere un aspetto vissuto ma etereo, cose di questo tipo. Nel frattempo cerco di fare poche cose ma discretamente bene. Non mi sono comprata l'impastatrice, per intenderci. E sono di quelle convinte che l'arte ci salverà la vita. Sempre se non ci prenderemo troppo sul serio, però.

martedì 13 aprile 2010

colazione


Se sei casalingo ami il fuoco del fornello come me
Ti alzi e poi ti svegli con il granchio nel cervello come me
e vedi che la notte e sua sorella

Sono come me

Noi non siamo umani e tu lo sai
Stare in casa e’ qualcosa di spettacolare

Uno scarafaggio si nasconde e guarda come me
Gente che ti aiuta a fare il nodo al cappio come me
Ma tu che sei prudente tieni in tasca le forbici nuove

Noi non siamo umani e tu lo sai
Questa storia e’ qualcosa di spettacolare

(Bugo, Casalingo, Dal Lofai Al Cisei, 2002. Nella foto, Benvenuti Guida)

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bazzicano da queste parti:

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